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COMMENTO (Dimarcolor - Stella Azzurra Nereto 2-5)

Ecco la <<MANITA>> di Mister Capauni: 5 goal alla Dimarcolor, 6 punti dal S.Petronilla capolista. Ma il messaggio di sfida alle antagoniste del campionato va oltre i numeri. L'esibizione di sabato ha consacrato le credenziali per la vittoria finale: ha dimostrato cosa può portare l'inserimento di Settepanella, cosa significa aver ritrovato l'affidabilità a centrocampo di Vannitelli Andrea; ha ribadito che i gol di Zirda non finiscono mai (tripletta, 13 in campionato); ha fatto vedere che con un Sidki Hassan in più (sabato molto pallido, ma ha propiziato il gol del vantaggio) può permettersi di tenere in panca gente del calibro di Moroni, Muscella, Pompei ecc ecc. E mancavano l'infortunato storico Pulcini, il portierone Mariani e Cini'. La Stella Azzurra che insegue il sogno della vittoria finale è tutta questa cosa qui. E lo ha urlato nel giorno in cui il Poggio Morello perdendo in casa contro la capolista S.Petronilla ha frenato bruscamente, rendendo sempre più saldo il secondo posto per la banda neretese. La Dimarcolor, aggrappata al talento degli uomini di centrocampo e attacco, ha tenuto testa finchè le sono bastate le forze. Il mister rosetano non può pescare in panchina Moroni, Muscella e tutti gli altri.

Le due formazioni si specchiano nei tridenti offensivi. Quello di Mister Capuani ha un raggio di azione molto più ampio: Zirda e Camaioni stanno larghi e Sidki offre profondità. D'Ambrosio, Bonomo, Di Donato stanno invece molto vicini e, appena ricevono palla, provano a trapanare la difesa con ricami corti e di prima. Il tridente della SAN è un corpo inserito nella manovra, di cui ha bisogno; quello della Dimarcolor invece fa repubblica a sè, attende la consegna del pallone e comincia a produrre per conto suo. Due modi diversi di attaccare, ma ugualmente efficaci. Se la partita è stata tanto spettacolare è perchè le individualità offensive hanno sempre dato l'impressione di andare oltre le difese, come raramente accade. E se la Stella Azzurra ha fatto fruttare meglio il proprio tridente è anche perchè aveva Zirda e gli altri in stato di grazia.

La partita la sbilancia capitan D'Eugenio dopo soli tre minuti. Riceve da Sidki H., bravo a sradicare la palla dal difensore di casa, e batte a rete due volte, la prima respinta dal portiere, la seconda ribadisce in rete. Un  perno di classe D'Eugenio che accorcia la squadra, un giocoliere cui affidare la palla nei momenti affannati, una macchina da assist, uno che trova spesso la porta. Passano solo 5 minuti e la San raddoppia subito con Zirda con un dolce pallonetto che scavalca il portiere. Il match sembra ferito a morte, ma non è cosi. In un quarto d'ora la Dimarcolor riacciuffa la partita: prima perfetto schema su punizione con la difesa neretese immobile, e poi su calcio d'angolo sempre con la retroguardia ospite addormentata. Incredibile pareggio. Ma Zirda è affamato di goal, e con un'invenzione riporta in vantaggio la Stella Azzurra: altro grande goal. Prima frazione che si chiude sul tre a due per i neretesi.

Il colpo di grazia arriva al 18esimo della ripresa, con una pazza idea di Camaioni che di tacco insacca per il 4 a 2. Al di là di questa quarta realizzazione, la Dimarcolor, martellata ai fianchi, poco efficace sulle fasce, sembrava ormai incapace di rispondere alle botte dei rossoblù, che hanno trovato un Settepanella in grande crescita e la luce costante di Zirda. Quest'ultimo sigilla un 5 a 2 con altro grande goal (dribbling secco al portiere e appoggio in rete), che tiene fede alla tradizione della sfida in quel di Roseto degli Abruzzi: 11 goal negli scorsi due match sul campo di S.Lucia. Grazie a tutti per lo spettacolo. Una bella partita.

Si Ringrazia

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